NPL: cosa sono e perché sono cruciali per le banche

La Banca d’Italia, che vigila sulla sana e prudente gestione degli istituti di credito, ha messo punto e pubblicato sul proprio sito Internet una mini guida per orientarsi nelle statistiche sulla qualità e rischiosità del credito bancario, per ricordare le definizioni di credito deteriorato, per rimarcare le particolarità italiane e dove trovare i numeri più appropriati nella mole della produzione statistica che mette a disposizione.
Per la Banca d’Italia, un elevato stock di crediti deteriorati tende ad avere conseguenze negative per le singole banche, sotto forma di compressione degli utili e minore capacità di raccogliere nuove risorse sul mercato. Se, poi, il problema fosse generalizzato all’intero sistema bancario, esso potrebbe generare malfunzionamenti nel meccanismo di allocazione del credito.
Nel documento si osserva che Bankitalia rende disponibili numerose informazioni sulla qualità del credito per un ventaglio di intermediari (banche, gruppi bancari, società finanziarie) e distinte in base a:
- grado di deterioramento del credito;
- presenza di garanzie sottostanti;
- caratteristiche dei debitori;
- finalità del prestito.
Ma non solo: Palazzo Koch precisa che, talvolta, nelle statistiche italiane c’è “un maggiore dettaglio rispetto alle definizioni armonizzate europee”.
Che cosa sono i crediti deteriorati o NPL
I crediti deteriorati, o (in inglese) non performing loans (NPL), sono crediti delle banche (mutui, finanziamenti, prestiti) che i debitori non riescono più a ripagare regolarmente o del tutto. Si tratta di crediti degli intermediari per i quali la riscossione è incerta:
- sia in termini di rispetto della scadenza;
- sia per l’ammontare dell’esposizione di capitale.
I non performing loans sono chiamati anche, in determinate circostanze, crediti inesigibili, e si distinguono in varie categorie fra le quali le più problematiche sono le sofferenze.
I prestiti in sofferenza sono prestiti bancari soggetti a ritardi nei rimborsi o che difficilmente saranno rimborsati dal mutuatario.
L’incapacità dei mutuatari di rimborsare i propri prestiti si è aggravata durante la crisi finanziaria del 2007-2008 e le successive recessioni. Di conseguenza, numerose banche hanno registrato un accumulo di NPL nei loro libri contabili. Questo fenomeno è stato particolarmente acuto in alcuni Paesi dell’UE.
Sebbene il rapporto medio degli NPL nell’UE sia diminuito di oltre un terzo dal 2014, il volume totale dei crediti deteriorati rimane elevato e alcuni Paesi stanno compiendo solo lenti progressi nella loro riduzione. Livelli elevati di NPL possono pesare sulla crescita economica di questi Paesi in quanto riducono la redditività delle banche e la loro capacità di concedere prestiti, in particolare alle PMI.
Le tre categorie degli NPL
La Banca d’Italia suddivide gli NPL in tre principali categorie che rendono conto del processo di graduale deterioramento cui può andare incontro un credito:
- esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate;
- inadempienze probabili;
- sofferenze.
Oltre agli NPL, esiste inoltre la classificazione dei crediti soggetti a concessione (crediti forborne).
Per quanto riguarda le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, esse sono dei crediti che sono scaduti oppure eccedono i limiti di affidamento da oltre 90 giorni e oltre una determinata soglia di rilevanza.
Mentre le inadempienze probabili sono il gradino successivo, quello in cui la banca ritiene improbabile che il debitore adempia interamente ai propri obblighi contrattuali, a meno di azioni dell’istituto di credito come l’escussione delle garanzie.
Infine ci sono le sofferenze, ovvero crediti verso soggetti in stato di insolvenza, oppure in situazioni sostanzialmente equiparabili.
Scopri TIGREARM
La suite applicativa e di controllo delle informazioni bancarie e finanziarie.
Clicca sul bottone e vai alla pagina dedicata ai moduli TIGREARM oppure richiedi una DEMO gratuita
NPL in continua crescita: perché
La crisi economico-finanziaria accaduta tra il 2008 e il 2014 ha avuto gravi effetti anche sui bilanci delle banche, in conseguenza del fatto che le difficoltà di famiglie e imprese si sono tradotte in una loro minore capacità di ripagare i propri debiti, provocando una maggiore fragilità degli stessi istituti di credito. Per anni i livelli elevati di NPL sono stati considerati una delle maggiori debolezze del sistema finanziario italiano e hanno spinto numerose banche ad avviare operazioni ordinarie e straordinarie di consolidamento.
Stando alle cifre rese note dall’Autorità bancaria europea, il mercato degli NPL in Europa ha raggiunto i 720 miliardi di euro quest’anno. I crediti deteriorati dovrebbero arrivare a quota record di 82 miliardi di euro in Italia, nel 2023. Mentre per il prossimo anno, lo scenario non dovrebbe migliorare.
Ma come mai il mercato degli NPL aumenta così velocemente? La risposta a questa domanda è complessa, poiché sono numerosi i fattori in gioco. Anzitutto, la crisi economica del 2008 ha innescato un incremento degli NPL in numerosi Paesi europei. In secondo luogo, la normativa dell’UE ha permesso alle banche di vendere più facilmente i propri crediti deteriorati, con la conseguenza che c’è stata una crescita della loro disponibilità sul mercato finanziario. In terzo luogo, gli investimenti tradizionali come i titoli di Stato e obbligazioni hanno un rendimento molto basso, così gli NPL stanno diventando una soluzione appetibile per diversificare il portafoglio finanziario.
Centrale dei rischi: che cos’è e come funziona
La Centrale dei rischi è un sistema informativo sull’indebitamento della clientela verso le banche e le società finanziarie (intermediari).
La Centrale dei rischi, che è stata istituita nel 1962 ed è operativa dal 1964, è una segnalazione obbligatoria ed è gestita direttamente da Bankitalia (ma alimentata dalle banche e dagli altri intermediari).
Si tratta di un archivio in cui confluiscono le posizioni debitorie di ogni soggetto nei confronti di tutti gli intermediari:
- consentendo, per ogni debitore, il calcolo della posizione globale di rischio;
- permettendo, agli uffici di vigilanza di Bankitalia, di monitorare la stabilità del sistema creditizio;
- consentendo agli intermediari di controllare la solvibilità dei clienti, prima di fare affidamenti, per evitare di erogare credito a soggetti già insolventi, oppure troppo esposti.
La Centrale dei rischi persegue questi obiettivi:
- migliorare il processo di valutazione del merito di credito della clientela;
- elevare la qualità del credito concesso dagli intermediari;
- rafforzare la stabilità finanziaria del sistema creditizio.
Gli intermediari comunicano mensilmente alla Banca d’Italia il totale degli affidamenti verso i propri clienti se pari o superiori a 30.000 euro; per le sofferenze, invece, la soglia si riduce a 250 euro.
Come flusso informativo di ritorno, la Banca d’Italia comunica ogni mese agli intermediari le informazioni sul debito totale verso il sistema creditizio di ciascun cliente segnalato.
Fondo Atlante 1 e 2: che cosa sono
Per far fronte alle crisi bancarie provocate dalla grossa quantità di NPL detenuti dagli istituti di credito, ad aprile 2016 è stato fondato il Fondo Atlante. Il suo scopo è di sostenere la ricapitalizzazione e rilevare i crediti in sofferenza detenuti dalle banche.
È un fondo alternativo di investimento formalmente privato, ma creato sotto la spinta del governo italiano per intervenire nelle crisi bancarie.
Ad agosto 2016 è stato costituito anche il Fondo Atlante 2 per investire unicamente in crediti deteriorati e strumenti collegati ad operazioni in NPL. Si tratta di un fondo alternativo mobiliare chiuso riservato ad investitori professionali e, a differenza del Fondo Atlante, può investire solamente in crediti deteriorati e strumenti collegati ad operazioni in NPL, come i warrant, al fine di ridurre il rischio in linea con i parametri in uso presso i maggiori investitori istituzionali del mondo.
Noi di SAVE, particolarmente attenti alla tematica NPL, forniamo agli intermediari uno strumento di monitoraggio degli indicatori NPL, consultabile anche tramite App dal proprio cellulare o tablet.
Scopri TIGREARM
La suite applicativa e di controllo delle informazioni bancarie e finanziarie.
Clicca sul bottone e vai alla pagina dedicata ai moduli TIGREARM oppure richiedi una DEMO gratuita