LA RELAZIONE ANNUALE EBA SUI PIANI DI FINANZIAMENTO RILEVA CHE NEI PROSSIMI ANNI SARANNO EMESSI PIÙ STRUMENTI DI DEBITO PER BILANCIARE IL DECLINO PREVISTO DEI FINANZIAMENTI DELLA BANCA CENTRALE

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In data 15 settembre 2022, l’Autorità bancaria europea (EBA) ha pubblicato la relazione annuale sui piani di finanziamento. 159 banche hanno presentato i loro piani di finanziamento per una previsione relativa al periodo 2022-2024. La relazione evidenzia una forte crescita dei depositi e un aumento delle fonti di finanziamento del settore pubblico nel 2021. I piani mostrano che le banche intendono aumentare i finanziamenti basati sul mercato nel periodo della previsione, mentre continua a essere significativo il divario tra le emissioni di debito pianificate e le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO) in scadenza nei prossimi due anni.

Le attività totali delle banche sono aumentate del 3% nel 2021, principalmente a causa di un’impennata dei saldi di cassa delle banche centrali. Ciò rispecchia la crescita del volume dei prestiti, così come le misure di sostegno della banca centrale in risposta alla pandemia.

L’utilizzo da parte delle banche dei finanziamenti del settore pubblico, come le TLTRO della Banca centrale europea (BCE) è aumentato nel 2021. I finanziamenti del settore pubblico hanno contribuito ad almeno il 9% dei finanziamenti totali delle banche nel 2021. Le banche prevedono che questa percentuale scenderà al 2,5% circa del totale dei finanziamenti, entro il 2023.

Nel 2021 è continuata la forte crescita dei depositi. Alla fine dell’anno, i depositi rappresentavano il 76% del totale dei finanziamenti delle banche. Per il periodo 2022-2024, le banche prevedono che la crescita dei depositi diminuirà del 3% ogni anno.

I piani di finanziamento indicano che le banche intendono aumentare il ricorso ai finanziamenti basati sul mercato dell’11%, nel triennio delle previsioni. Nonostante l’aumento programmato, il divario tra le emissioni di debito e i volumi delle TLTRO in scadenza continua a essere significativo per il 2023 e il 2024.

La differenza tra i tassi di interesse sui prestiti – sia alle famiglie che alle società non finanziarie – e i depositi ha continuato a diminuire. La differenza media nel 2021 era pari a 2,04% rispetto al 2,22% dell’anno precedente. La maggior parte delle banche prevede che questo divario aumenterà nel corso del 2022.

Rimane da vedere in quale misura le banche rettificheranno ulteriormente i loro piani di finanziamento, considerati i notevoli cambiamenti nelle condizioni economiche e del mercato, rispetto al momento in cui le banche hanno presentato i dati per questa relazione.



Pubblicato il 16/9/2022

 

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